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Ripartizione delle spese tra Venditore e Acquirente

Quando si acquista o si vende un appartamento, è fondamentale chiarire come avviene la ripartizione delle spese condominiali tra venditore e acquirente. La normativa italiana prevede regole specifiche, contenute nel Codice Civile, per stabilire quali spese spettano a chi, in modo da evitare dispute e confusione.

Ripartizione delle Spese secondo il Codice Civile

Ci sono alcune specifiche su cui porre attenzione:

Criteri di ripartizione delle spese condominiali

Le spese condominiali possono essere di due tipi principali:

In fase di vendita, quindi, il venditore sarà responsabile delle spese dirette e comuni fino alla data del rogito, mentre l'acquirente ne sarà responsabile dal giorno in cui diventa proprietario.

Caso Particolare delle Spese Straordinarie

Le spese straordinarie (ad esempio la ristrutturazione del tetto o dell'impianto fognario) costituiscono un aspetto delicato nella ripartizione tra venditore e acquirente.

Secondo la giurisprudenza, sono a carico del venditore se deliberate prima del trasferimento di proprietà, anche se il pagamento dovesse avvenire successivamente. Questo è perché la delibera che approva i lavori straordinari costituisce l'evento che genera il debito per il condomino, indipendentemente da chi sarà il proprietario successivamente.

Esempio pratico di ripartizione delle spese

Immaginiamo che un condomino venda il proprio appartamento il 15 giugno e che la gestione condominiale preveda quanto segue:

Spese ordinarie: per ripartire le spese ordinarie, si calcola la quota spettante a ciascuno dei due proprietari in base ai giorni di competenza nell'anno. Dato che il venditore è proprietario fino a metà anno, pagherà la quota proporzionale fino al 15 giugno, pari a circa 1.000 euro. L'acquirente coprirà invece i costi dal 16 giugno al 31 dicembre, ossia 1.000 euro.

Consumo acqua: le spese per l'acqua vengono calcolate sulla base dei consumi rilevati dal contatore. Se al momento del rogito si rileva una lettura del contatore, il venditore pagherà il consumo maturato fino alla data della vendita, e l'acquirente pagherà i consumi successivi.

Consigli per una ripartizione chiara e senza dispute

Per evitare incomprensioni o dispute, è buona pratica che venditore e acquirente chiariscano tutti gli aspetti relativi alla ripartizione delle spese in fase di trattativa, e facciano le letture dei contabilizzatori dei consumi individuali alla data dell'atto di vendita.